pensavo che non è cosi grave per Marco presentarsi il giorno dopo di un appello,
ne per me andare a un concerto la sera prima e dormire tre ore prima della favolosa performance da 18.
e Francesco che beve olio
e Gloria che bacia sconosciuti,
tutto per una scommessa.
tutto per alcool.
hanno vinto entrambi.
che ricordando di quella sera in cui rubiamo benzina con una storta usando la teoria dei vasi comunicanti ( o qualcosa del genere ) mi torna in mente Claudio e la sua settimana dai singhiozzi al diesel.
Martina con la sua prima nottata da una notte e via,
Francesca che lesbica non è , ma sempre con una donna la trovi,
Alessia che immagina un suicidio collettivo a 35 anni mentre Valentina trama di distruggere il mondo.
Jacopo l'eterno drogato,
Matilde l'attrice,
Azzurra la sinistroide,
karolina la fascistoide,
le lotte tra Azzurra e karolina,
Alessandro e la sua nuova sessualità,
Mattia dici che prima o poi ce la facciamo a farcela sta scopata?
e poi c'è qualcuno che non dorme per paura che gli si fermi il cuore,
qualcun'altro che si perde nell'ascensore,
qualcuna che diventa madre,
qualcun'altro zio,
parlare inglese tra italiani,
parlare inglese con gli australiani,
farsi un viaggio in metro incastrati alla porta,
scampare ad una perquisizione facendo cadere la spallina del reggiseno,
risvegliarsi in spiaggia con una sconosciuta,
indossare tacchi visibilmente scomodi,
le persone che baci a intervalli regolari,
i laureati fuori corso,
gli amori veri che non durano mai,
le storie inutili che non finiscono mai,
i ricordi sbiaditi,
le scale di casa a gattoni, perche a noi nell' ascensore non ci vogliamo proprio perdere,
le serate offuscate,
le fotografie,
la musica nel petto,
la visione di Roma dal Gianicolo,
la visione di Roma dal Gianicolo dopo un'ora di corsa.
e quelle serate in cui siamo in tre,
e ragà, non ci capiamo proprio.
e l'immagine più realistica del nostro futuro è la casa di Friends.
i cornetti alle4 di mattina,
e la bilancia che comunque dalla tua parte.
quel mondo privato che condividi nel blog.
e adoro quando non siamo altro che una massa di autistici.