Qui mi sembra che l'unica persona, fra noi due, che sta facendo uno sforzo per evitare che io ti meni, sono sempre io, la stessa persona che poi, prima o poi, ti menerà.

24 marzo 2012

saturday night.


sabato sera , e sono a casa.
almeno per adesso.
aspetto che delle amiche escano da una pizzeria e la voglia di raggiungerle in centro citta mi rende le spalle pesanti.

non so.

sarà l'apatia della primavera, sara questo tempo di marzo che manda la mia termoregolazione a puttane.
sara che non bevo piu da mesi,
che la mia fotocamera è dannatamente rotta,
che la LORO festa di laurea si avvicina.

sarà che ogni tanto ripasso al microscopio la mia
vita, un po come il classico riassunto della vita che appare all'improvviso agli occhi di un moribondo.
e mi rendo conto che a tratti sono stata veramente sola.
ma quel tipo di solitudine che ti porta a comprare 2 cornetti e un pasticciotto , ma alla fine li mangi solo tu. e a mattina non ci arrivano.
quella che riempi la giornata di palestra, e cerchi in tutti modi un contatto umano con l'allenatore.
quella che per dimostrare ad una sorella che non sei depressa , esci da sola rimorchi 2 sconosciuti e li porti a casa per una carbonara, evitando di striscio lo stupro.
quella che non vedi l ora che arrivi lunedi per andare a lezione perche a casa non ci sono coinquiline.
quella solitudine che ho riempito di cibo droga e tagli.
porca puttana che schifo.
davvero, certe volte è stato tutto uno schifo.
dio santo, ma dov'erano i miei genitori?

sarà perche mi annoio.
sarà per questi pensieri.
ma è tutto il giorno che mangio e vomito e non
mi è ancora passata la voglia.
merda.

15 marzo 2012

oggi è no.

Odio svegliarmi dopo un sogno in cui mi si spezzano i denti,
ma odio ancora di piu far colazione e ricevere visite sgradite in cucina.
ho bisogno della caffeina in circolo, io , per svegliarmi per bene.

odio sorrisetti forzati e un falso tono gentile per fare di una cazziata un eufemismo.
odio essere tollerante e predermela nel culo ogni volta che mi giro.

odio le matricole.
odio i parenti delle matricole.

odio che bisogna litigare per le pulizie di casa,
odio chi fa una buona azione e poi lo rinfaccia.cazzo la fai a fare, dico io.

odio chi odia il mio ragazzo,
chi spera che io cada,
chi si fa grande con le sconfitte altrui,
odio la tensione che si taglia con un grissino.

odio lo spam,
la futilità,
l'eccellenza,
chi vende il culo per l'eccellenza,
il lavoro a gratis,
lo studio per la gloria.

odio i notai,
le cassiere sempre imbronciate,
le segretarie incompetenti,
le commesse bugiarde,
gli avvocati ( tutti ),
i calciatori e veline annesse,
i professori sempre al telefono e gli studenti che non fanno un cazzo.

odio le citta caotiche,
i trasporti che non funzionano,
festeggiare la laurea di qualcun altro,
chi non ha soldi per piangere e possiede un guardaroba 4 volte il mio.

odio il perbenismo,
un futuro che non c'è
e me stessa che permetto al mondo di distrarmi cosi, e mandare a puttane un altra giornata di studio e di lavoro per qualcuno che evidentemente avrei dovuto ignorare sin dal principio.

merda.



13 marzo 2012

veleno


Sono un tantino frastornata da 19 ore di veglia,
un viaggio lungo 4 regioni,
tre giorni di funerale, tre giorni d'inferno.
trattenere le lacrime per sorreggere una madre che ha perso una madre. un altra volta.
un freddo vento a risvegliare anche il piu stanco dei visi,
e una massa di parenti piu che serpenti,
bastardi fino al midollo,
capaci solo di pensare ai fottutissimi soldi.
una vecchia che muore tra vecchi.
tante immagini.

fortunata ad avere come ultimo ricordo lei che mi infila venti euro di nascosto sotto la borsa,
di quegli occhi azzurri,zelanti,e battaglieri.
sfortunata per non avergli dato l'ultimo saluto tra tubi e bip.
i migliori se ne vanno sempre prima, non ci sta un cazzo ne da fare ne da dire.

delle foto di me che saltano fuori dal suo armadio.
custodiva gelosamente una me non ancora tradita da tante vite.

devo andare via da questo cazzo di posto,
ritingermi di rosso i capelli,
di nero la schiena,
e tirare su un po di roba.

ma porca di quella puttana sono bloccata dalla tubocurarina.
il cuore batte e riesco a respirare.
ma tutto il resto è paralizzato.





8 marzo 2012

c'è sempre un problema.


succede che a un certo punto di una giornata qualunque mi chiama un amica lontanta per invitarmi alla sua festa di laurea.
e poi un'altro.
e un altra.

nel giro di 5 minuti mi ritrovo ad essere l'invitata piu ricercata dei laureandi della sapienza,
e passata un inziale felicita, rimango seduta a fissare il pc a vuoto e sentirmelo dentro, il vuoto.
misto ad un insoddisfazione viscerale per quello che faccio tutti i giorni.
e non riesco a fare a meno di paragonare loro a me.
loro che hanno iniziato a studiare con me,
loro che sono li ad una manciata di giorni dalla laurea,
ed io che se non arriva il 2013 non se ne fa niente.

all'inizio di questo corso, credevo di poter spaccare il mondo.
e lo spaccavo.
facevo parte dell'elite tutti trenta esami in paro.
poi successe qualcosa che non ho ancora ben capito.
e cio che non capisco è
se la mia super intelligenza è davvero superiore,
o se me lo sto solo immaginando.

io amo studiare.
vivrei in una libreria.
amo stare giorni e giorni sui libri e imparare.
amo la chimica, dal elettrone alle sar,
impazzisco per la fisica sub nucleare
e l odore asettico del laboratorio mi fa sentire , sembra sciocco , ma mi fa sentire pace.

le piastrelle bianche del biancone,
il rumore della centrifuga che mi fa compagnia,
la precisione fino al 4 numero dopo la virgola...
e pensare che nella vita di tutti i giorni faccio esplodere le stanze dal disordine.

ma forse non ci basta la passione.
non capisco.
e sono confusa ma per davvero.

e cosi mi ritrovo indietro ai miei coetanei,
percorro una strada che non è la mia,non del tutto.
e non capisco che cazzo sto facendo da 6 anni a questa parte.