Qui mi sembra che l'unica persona, fra noi due, che sta facendo uno sforzo per evitare che io ti meni, sono sempre io, la stessa persona che poi, prima o poi, ti menerà.

16 giugno 2011

19


Sembra assurdo quanto la mia percezione della stima di me varia a seconda dei voti accademici.
Una media nella media,
anno fuori corso,
un caso irrecuperabile.
Ed io che volevo fare carriera.
eh già, mi sognavo, da piccina, una donna bella , intelligente, potente ma umile.
Una simpatica donna di scienza in carriera.
Da ammirare.
Mi guardo adesso. E si che sono a metà strada, ma tutto ciò non promette niente di buono.
Mi guardo intorno e mi ritrovo con degli anni persi tra cocaina e bulimia,
un arrancare stonato per salire in superficie,
rantolando.
Mi guardo intorno e sono in completa ansia da prestazione.
Non sarò mai l'eccellenza,
Io
che l'eccellenza la sognavo.
Perdo dei punti di vista,
non ho molto di fermo,
non so prevedere che faro domani giovedì 16 giugno.
16. Manca un mese al mio compleanno.
24 anni.
che razza di numero, non mi sta molto a genio.

AAA
quasi neo 24enne cerca modo per tornare a sognare un futuro.
variamente prossimo.

Sara pur solo un momento per uno stupido 19 accettato a chimica,
una stupida media che continua ad abbassarsi,
di una stupida laurea che mi servirà a ben poco in questo paese.
Mi sento persa.
E superficiale.
C'è un modo per non vedere soltanto chi sta meglio?
Ma poi, perchè strane forze si mettono in moto per farmi ritrovare costantemente circondata da geni?
Non vale neanche più la scusa del " si ma io ho faccio la bella vita", eh no, perchè siori e siore, questi geni di oggi, non solo solo geni, ma hanno anche una vita sociale.
Da sturbo mentale.
In un angolo remoto della mia testolina io percepisco un egoismo di fondo, una sensazione lontana ma salda, di essere più intelligente di oltre la metà dei miei coetanei.
Ma questo su carta non c'è.
Dovrebbero inventare qualche arnese che legga direttamente il sub del subcoscio, per stabilire l'essere smart di ognuno.
O forse no, sono solo congiure contro la realtà per me stessa.
Perchè arrendersi all'essere stupidi è desolante e sfiancante e estenuante
Delusa da me, dal mio egoismo, dalla mia falsa personalità,
e per stasera dico addio ai miei sogni.
ancora.

nel frattempo , è uno zero quello che vedo?

5 commenti:

Sbò Sbò ha detto...

Ormai Mariana sei l'unica che seguo veramente.. Alè le bleu ( non i francesi, il colore. )

Anonimo ha detto...

ti dirò un segreto che di norma non è convenzionale dire ..
ma te lo dico perchè sono sempre stato uno studente mediocre che ha preso dei 19 in chimica....
i primi della classe non fanno mai carriera, quelli come noi invece si!
perché la carriera non si fa sui banchi ma con il rapporto umano...

Anonimo ha detto...

Non mi pare che intelligenza faccia rima con voto accademico, no no...nemmeno nella lingua italiana :)

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

Tocchi un tasto che mi mette l'odio.
Tuttavia... non sono i voti a fare l'intelligenza e tanto meno la cultura di una persona.
Ho molti colleghi con medie agghiaccianti, dei trentaelode (si, tutto attaccato, come lo pronunciano) che non hanno una pallidissima idea di dove vada messa una "H", ne' di che cosa sia la Scapigliatura o semplicemente di chi sia stato d'Annunzio.
Ed io studio Lettere.
Anzi, faccio la magistrale, quindi i miei sopracitati colleghi possiedono già una laurea con un voto estremamente più alto del mio.
E con la loro puzza al naso da figli sfigati di papà non riempiono l'ombelico della loro bieca ignoranza.
E deduco allora che faranno magari carriera, ma sarà grazie ai soldini del papi.
Però questo non ci può e non ci deve fermare. Alla fine qualcuno dovrà dimostrare che la passione, l'interiorizzazione di una disciplina non è quantificabile con un fetentissimo voto sul libretto.
Non prendertela per il 19.. è un numero e non significa un benemerito cazzo.
Buonanotte!