Ma stare a casa con intorno quell'essere di mia madre mi destabilizza a tal punto che devo tenermi le mani occupate e cucinare e cucinare e cucinare.
torta allo yogurth,
torta alle mele,
pasta alle vongole,
tronchetto al cioccolato,
ciabotto,
torta al caffe,
sfilatino,
lasagna bianca,
lasagna rossa,
tiramisu.
fortunatamente assaggio solo il primo pezzettino giusto per assicurarmi di non avvelenare la tavolata di parenti serpenti, anche se a volte immagino di versarci su una qualche goccia di qualche pozione magica, direttamente dall'interno della pietra del mio anello.
stile grande opera.
"martedi hai un esame, stai studiando?"
certo madre, tra un dolce e un piatto di pasta, certo, non mi vedi quanti libri ho attorno?
"questo è il tuo primo anno fuori corso, fa in modo sia l'ultimo"
certo madre, non desidero stare un giorno in più sotto la tua schiavitù economica.
"dove è tuo padre?voglio controllare il telefono, che sicuro ha ancora una storia con quella puttana."
certo madre,papa è uscito mezz'ora fa,e questa famiglia è sempre piu allo sfascio.
"hai smesso di fare la tossica in giro per l'italia?"
certo madre, ma se non la finisci di sfracassarmi, giuro che mi faccio una striscia qui davanti a te.
"esco un attimo, rimani a casa, e magari fai un pò di cyclette, che non ti muovi da una vita, e con tutti i dolci che cucini e che mangi la cellulite è in agguato. a dopo ti voglio bene"
certo madre, ti credo che mi vuoi bene,sono l'unica che si presta ai tuoi giochetti.
sono l'unica in questa cazzo di casa, i cui difetti fanno risaltare la tua perfezione.
Lei usa ogni mia imperfezione per risaltare se stessa.
è come mettere un diamante in mezzo al carbonio, son fatti della stessa chimica,
ma la differenza è palese.
Dio solo sa se non la sopporto.
Poi che uno nasce sano e cresce disturbato.
E grazie al cazzo.
A certe persone dovrebbe essere vietato il mestiere dei genitori.
Le voglio bene a tratti,ma è una mera questione di sangue, lo so.
In questi momenti mi sento di voler sparire improvvisamente con un "puff" e finire in qualche zona remota dello spazio sconosciuto, fluttuando in varie sfumature del viola/blu,
sospesa, senza gravita, con i capelli a medusa e gli arti leggeri all'inverosimile,
ed ascoltare ad occhi chiusi il silenzio.
e perdermi anche nel tempo, già che ci siamo.
Cristo se ne ho un bisogno viscerale.
Sento l'impulso di smettere di scrivere,
di andare di sopra, infilarmi shorts e top leo,
riempirmi lo sguardo di una nera matita,
e uscire da qua con l'ipod in testa.
a dopo.
credo.