
Avevo iniziato questa chiacchierata con me in un tono completamente più estivo e soleggiato, ma scrivendo seguendo la mia mente sono finita in un tasto delicato.Per me.
Quindi, cambio l'intro e dico:
Un amica mi porta del gelato artigianale a casa, alla frutta, una stronzata.
Ma adoro quando qualcuno mi porta/cucina qualcosa da mangiare, mi da la sensazione di affetto, un po come quando la mamma lo portava a letto durante le varie febbri invernali.
Che razza di ricordi cosi lontani che sono sfocati.
Lei in un passato remoto è cosi distante da cio che è adesso.
Mi chiedo che cosa la porta ad essere indifferente.
Verso me.
Va bene che ho avuto i miei problemi, va bene che li ho adesso, e va bene anche che ne porto i segni sulle braccia,
ma
mai
ha notato un taglio fresco,
mai
ha sentito di un pianto,
dico,
mai
ha trovato droga in casa,
mai
ha assistito a un digiuno.
MAI.
Io che di famiglia medioalta ho una sorella che non conosco per la disarmante differenza di età,
Io che ultima di tre figli sono sempre la minore, nonostante il tempo passi, e anche abbastanza in fretta dopo i 20,
Io che conosco i problemi di mio fratello grazie al mio acuto spirito di osservazione , tenuta sempre all'oscuro dalla non considerazione di mammà e papà.
Io ho SEMPRE tenuto nascosto tutto a tutti,
per una sorta di protezione nei loro confronti, dovendo affrontare un figlio non poco problematico,decisi in tenera età,che i miei genitori ne avevano già abbastanza, e non era il caso di dare loro un altro peso da portarsi dietro i finti sorrisi.
E data la zero somiglianza alla famiglia del mulino bianco, non ho avuto nessuna difficoltà in questo.
FAVOLOSO.
Ho sempre avuto carta e penna come amici, una sorta di morbosità reciproca, dove incidere tutto ciò che non ha mai avuto sfogo,quaderni sepolti da altri quaderni , che verosimilmente sono stati letti in differita da loro, e neanche una parola di conforto tardivo ho ricevuto.
Io che passai l'adolescenza schiacciata da un fratello centripeto,
recitavo perfettamente il ruolo perfetto della figlia perfetta,
ad ogni errore era una madornale paranoia mondiale,
una sorta di fallimento,
e non capivo perche diamine mi veniva chiesta la perfezione quando gli altri avevano la parte del figliol prodigo.
Io,
tempo fa,
avrei avuto bisogno di qualcos'altro di più caldo che dei loro maledetti soldi a palate trasformati quotidianamente in magica polverina bianca di pollon,
o in un intera spesa da mangiare e vomitare in un cesso
o un nuovo tipo di siringhe,di bisturi e disinfettanti,
o in alcohol o in altro o in altro e altro e altro e ... ALTRO.
Adesso forse è un po tardi,
sto smettendo di recitare la facciata perfetta davanti a loro
sto smettendo di recitare la ragazza strafiga e tormentata davanti al mio riflesso.
Diciamo che sto smettendo di recitare.
Ma adesso, levo il forse e dico che è tardi per ricevere qualcos'altro di piu caldo.
E' una questione di principio,
Adesso io voglio solo i loro sporchi e stramaledettissimi soldi.
So incazzata.
Nera.