Mentre ero a letto con lui, sono rimasta così colpita dalla perfezione con la quale avevo messo lo smalto, che mi sono scordata di fingere.
Qui mi sembra che l'unica persona, fra noi due, che sta facendo uno sforzo per evitare che io ti meni, sono sempre io, la stessa persona che poi, prima o poi, ti menerà.
26 giugno 2011
REMEMBER ME.
Avevo iniziato questa chiacchierata con me in un tono completamente più estivo e soleggiato, ma scrivendo seguendo la mia mente sono finita in un tasto delicato.Per me.
Quindi, cambio l'intro e dico:
Un amica mi porta del gelato artigianale a casa, alla frutta, una stronzata.
Ma adoro quando qualcuno mi porta/cucina qualcosa da mangiare, mi da la sensazione di affetto, un po come quando la mamma lo portava a letto durante le varie febbri invernali.
Che razza di ricordi cosi lontani che sono sfocati.
Lei in un passato remoto è cosi distante da cio che è adesso.
Mi chiedo che cosa la porta ad essere indifferente.
Verso me.
Va bene che ho avuto i miei problemi, va bene che li ho adesso, e va bene anche che ne porto i segni sulle braccia,
ma
mai
ha notato un taglio fresco,
mai
ha sentito di un pianto,
dico,
mai
ha trovato droga in casa,
mai
ha assistito a un digiuno.
MAI.
Io che di famiglia medioalta ho una sorella che non conosco per la disarmante differenza di età,
Io che ultima di tre figli sono sempre la minore, nonostante il tempo passi, e anche abbastanza in fretta dopo i 20,
Io che conosco i problemi di mio fratello grazie al mio acuto spirito di osservazione , tenuta sempre all'oscuro dalla non considerazione di mammà e papà.
Io ho SEMPRE tenuto nascosto tutto a tutti,
per una sorta di protezione nei loro confronti, dovendo affrontare un figlio non poco problematico,decisi in tenera età,che i miei genitori ne avevano già abbastanza, e non era il caso di dare loro un altro peso da portarsi dietro i finti sorrisi.
E data la zero somiglianza alla famiglia del mulino bianco, non ho avuto nessuna difficoltà in questo.
FAVOLOSO.
Ho sempre avuto carta e penna come amici, una sorta di morbosità reciproca, dove incidere tutto ciò che non ha mai avuto sfogo,quaderni sepolti da altri quaderni , che verosimilmente sono stati letti in differita da loro, e neanche una parola di conforto tardivo ho ricevuto.
Io che passai l'adolescenza schiacciata da un fratello centripeto,
recitavo perfettamente il ruolo perfetto della figlia perfetta,
ad ogni errore era una madornale paranoia mondiale,
una sorta di fallimento,
e non capivo perche diamine mi veniva chiesta la perfezione quando gli altri avevano la parte del figliol prodigo.
Io,
tempo fa,
avrei avuto bisogno di qualcos'altro di più caldo che dei loro maledetti soldi a palate trasformati quotidianamente in magica polverina bianca di pollon,
o in un intera spesa da mangiare e vomitare in un cesso
o un nuovo tipo di siringhe,di bisturi e disinfettanti,
o in alcohol o in altro o in altro e altro e altro e ... ALTRO.
Adesso forse è un po tardi,
sto smettendo di recitare la facciata perfetta davanti a loro
sto smettendo di recitare la ragazza strafiga e tormentata davanti al mio riflesso.
Diciamo che sto smettendo di recitare.
Ma adesso, levo il forse e dico che è tardi per ricevere qualcos'altro di piu caldo.
E' una questione di principio,
Adesso io voglio solo i loro sporchi e stramaledettissimi soldi.
So incazzata.
Nera.
23 giugno 2011
Chi c'ha il pane...
23 E STO.
Daje per me.
non mi sembra male , soprattutto in visione del precedente 19.
Avevo la bocca secca come poche volte, una bambina ai primi esame di 5 elementare.
Mi batteva il cuore e neanche capivo bene quali farmaci mi stesse chiedendo.
Ma è passato.E ieri, passando dal supermercato mi è sembrato giusto e opportuno aggiungerealla lista della spesa una bottiglia di rum.
Cosi , tanto per scolarcela in terrazzo con gli altri e finire alle 3 del mattino a cercare di imparare l'alfabeto arabo,
mentre E. ballava spagnolo,
e in 3 a turno si giocava a PES.
immancabile PES.
E stamani?
Invece di poltrire fino a dopodomani
avevo gli occhi sbarrati alle 7.33 am.
Senza nessunissimo cazzo di motivo.
Sveglia , in pieno hangover, con il ciclo alle porte.
Questa è la vita che ti prende troppo per il culo, sorridendo anche.
Ma vabbè, l'abbiamo accettata con filosofia, questa storia, da un bel pezzo oramai.
Solo fa impressione la distanza,
tra G. che entra in cucina ,occhi gonfi di sonno,e in preda a un vano tentativo di risveglio forzato causa studio,
ed io,e che alle 8 di mattina di un post esame pulisco la cucina per noia.
20 giugno 2011
18 giugno 2011
Buongiorno un cazzo.
Studio con la serranda abbassata perchè mi da troppo fastidio il raggio di sole diretto sul libro.
Antitesi dell'estate.
Ma questo dura qualche minuto,capacità di concentrazione esattamente uno zero spaccato.
Continuo ad avere formule chimiche in testa, martedi il grande giorno per rendere quel 19 un qualcosa di piu dignitoso.
Accendo la tv e ce la diretta di TUTTI IN PIEDI fatta a Bologna, vorrei essere lì, dovrei essere lì a urlare e saltare e alzare le mani contro un intera classe politica da vomito.
Rinchiusa tra quattro mura, unica via di sfogo sono le mie bolas sul balcone.
Medito seriamente di comprare le catene col fuoco.
Concentrazione.
Pensiamo all'esame.
NOIA.
Un coglione del professore non ha ancora consegnato in segreteria il verbale di un esame fatto e verbalizzato ad aprile.
4 crediti che stanno ancora nell'aria e questo DEMENTE non risponde ne a mail ne a telefonate.
Ma cristo vedi tu se gli devo fare l'imboscata in sede d'esame.
Cristo di un inetto, è il tuo cazzo di lavoro consegnare quei verbali, co vogliono due mesi per scendere delle scale e citofonare in segreteria?
Un altra cogliona doveva riconoscermi una farmacologia e , sempre da aprile, niente si muove.
DEFICIENTE da terza media , come minchia hai fatto ad arrivare fino a qua, non lo sa manco gesu cristo.
IO LI ODIO TUTTI.
Ma un licenziamento generale proprio non si può fare?
Ma i bilioni di giovani laureati che aspettando di insegnare non potrebbero prendere il posto di queste mummie viventi decrepite con un piede già nella fossa che mi obbligano a sostenere un esame di informatica quando loro per trovare il tasto d'accensione del pc impiegano 1o minuti?
Cerco da mesi una dannata farmacia per fare il tirocinio ( obbligatorio ) e ho solo sprecato soldi al cell per le telefonate.Una dottoressa mi ha risposto " Certo, noi li prendiamo i tirocinanti, tu sei laureata?"
WHAT THE FUCK?
Ma tu, farmacista titolare altrimenti detta borghese arricchita ignorante, la tua laurea l'hai presa coi punti delle merendine kinder?
No,perchè ai tuoi tempi la legge era la stessa, prima di laurearti in farmacia, ci sono 6 mesi di tirocinio obbligatorio.Perchè cristo mi chiedi se sono laureata?Hai perso metà cervello in un incidente stradale?
Quando sento che sono costretta a muovermi tra la burocrazia infinita e la massa di idioti senza vergogna,
quando vedo che l'università fa di tutto per stazionarmi il più possibile in questo sistema malato ,molto probabilmente per farmi pagare un anno in piu di 2000 modestissimi euri di tasse( e meno male che è pubblica),
quando intuisco che sto organizzando la mia vita intorno allo studio , e anche questo, vuoi per mea culpa, vuoi per il contorno, non va bene,
e quando nonostante tutto questo non mi vado a rifugiare tra spacciatori di vecchia conoscenza,
dico io
l'applauso chi me lo fa?
e chi lo fa a tanti che fanno anche piu di me?
Oggi so incazzata, e non ci sta altro da fa.
Buongiorno un cazzo, risposi alla mia coinquilina.
16 giugno 2011
19
Sembra assurdo quanto la mia percezione della stima di me varia a seconda dei voti accademici.
Una media nella media,
anno fuori corso,
un caso irrecuperabile.
Ed io che volevo fare carriera.
eh già, mi sognavo, da piccina, una donna bella , intelligente, potente ma umile.
Una simpatica donna di scienza in carriera.
Da ammirare.
Mi guardo adesso. E si che sono a metà strada, ma tutto ciò non promette niente di buono.
Mi guardo intorno e mi ritrovo con degli anni persi tra cocaina e bulimia,
un arrancare stonato per salire in superficie,
rantolando.
Mi guardo intorno e sono in completa ansia da prestazione.
Non sarò mai l'eccellenza,
Io
che l'eccellenza la sognavo.
Perdo dei punti di vista,
non ho molto di fermo,
non so prevedere che faro domani giovedì 16 giugno.
16. Manca un mese al mio compleanno.
24 anni.
che razza di numero, non mi sta molto a genio.
AAA
quasi neo 24enne cerca modo per tornare a sognare un futuro.
variamente prossimo.
Sara pur solo un momento per uno stupido 19 accettato a chimica,
una stupida media che continua ad abbassarsi,
di una stupida laurea che mi servirà a ben poco in questo paese.
Mi sento persa.
E superficiale.
C'è un modo per non vedere soltanto chi sta meglio?
Ma poi, perchè strane forze si mettono in moto per farmi ritrovare costantemente circondata da geni?
Non vale neanche più la scusa del " si ma io ho faccio la bella vita", eh no, perchè siori e siore, questi geni di oggi, non solo solo geni, ma hanno anche una vita sociale.
Da sturbo mentale.
In un angolo remoto della mia testolina io percepisco un egoismo di fondo, una sensazione lontana ma salda, di essere più intelligente di oltre la metà dei miei coetanei.
Ma questo su carta non c'è.
Dovrebbero inventare qualche arnese che legga direttamente il sub del subcoscio, per stabilire l'essere smart di ognuno.
O forse no, sono solo congiure contro la realtà per me stessa.
Perchè arrendersi all'essere stupidi è desolante e sfiancante e estenuante
Delusa da me, dal mio egoismo, dalla mia falsa personalità,
e per stasera dico addio ai miei sogni.
ancora.
nel frattempo , è uno zero quello che vedo?
13 giugno 2011
Again
Torno in questa città da fuorisede,
dopo un mese e passa di assenza,e mi sembra tutto cosi solare.
Ho la sensazione di essermi addormentata,
"andata in soffitta"
per usare un'espressione alla Doll House.
E nel frattempo è arrivata l'estate, piovosa ma c'è.
Vi ho letto, vi ho seguito, ma di sfuggita, di notte, lontano dagli occhi indiscreti, ero circondata.
Mi sento di nuovo libera di aprire le braccia e non sbattere contro qualcuno.
Periodo di esami,
vorrei essere proiettata a tra un mese e mezzo, quando tutto ciò sara finito, nel bene e nel male.
Per adesso ci accontentiamo di un -12 alla fine di questa laurea (deci)quinquennale maledettamequandol'hoscelta.
Ho una gioia di fondo per questo risultato elettorale, son quasi stupita e gioiosa ma non ho voglia di parlare di politica, non sono buona.
Giorni di pizza e birra,
aperitivi cenati,
feste
stranamente pieni di caffè con panna.
Stranamente però, mi porto dietro sempre los tesso numeretto, e son quasi felice per questo.
Vorrei vivere per sempre al mare,
ma mi costringo a rinchiudermi fra 4 mura, che sian di gesso, cartone o cemento,
lo studio è un sottofondo costante e fastidioso.
stasera faro il blog-tour
vi mando un bacio stanco
Mariana
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